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Quali tributi si possono pagare con il modello F24 ?

Il modello F24 deve essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi.
Il modello è definito “unificato” perché permette al contribuente di effettuare con un’unica operazione il pagamento delle somme dovute, compensando il versamento con eventuali crediti.
I contribuenti titolari di partita Iva hanno l’obbligo di utilizzare, anche tramite intermediari (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.), modalità telematiche di pagamento.
Il modello F24 va utilizzato per pagare:

imposte sui redditi (Irpef, Ires)

ritenute sui redditi da lavoro e sui redditi da capitale

Iva

imposte sostitutive delle imposte sui redditi dell’Irap e dell'Iva

imposta sostitutiva sulle vendite immobiliari

altre imposte sostitutive (ad esempio: imposta sugli intrattenimenti, imposta sulle scommesse e giochi, ecc.)

Irap

addizionale regionale e comunale all'Irpef

accise, imposta di consumo e di fabbricazione

contributi e premi Inps, Inail, Enpals, Inpgi

diritti camerali

interessi

Imu

tributi speciali catastali, interessi, sanzioni e oneri accessori per l’attribuzione d’ufficio della rendita presunta

Tarsu/Tari, Tosap/Cosap: riservato ai Comuni che hanno stipulato un'apposita convenzione con l'Agenzia delle Entrate. Nel modello F24 nello spazio “codice ente/codice comune” deve essere riportato il codice catastale del Comune in cui sono ubicati gli immobili o le aree e gli spazi occupati

canoni di locazione Inpdap sulla base delle comunicazioni specificatamente trasmesse agli affittuari

alcune tipologie di proventi derivanti dall'utilizzo dei beni di Demanio e di Patrimonio dello Stato sulla base delle comunicazioni specificatamente trasmesse agli utilizzatori

sanzioni.

Per maggiori informazioni visitare la sezione dedicata dell'Agenzia delle Entrate

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