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 Ordine Dei Dottori Agronomi e Dei Dottori Forestali della Provincia di Torino

In questa pagina troverai le informazioni per contattare l'amministrazione pubblica Ordine Dei Dottori Agronomi e Dei Dottori Forestali della Provincia di Torino. Quando disponibili sono inoltre presenti i link ai canali social media dell'amministrazione ed altri dati di interesse pubblico.

Dati e contatti dell'amministrazione "Ordine Dei Dottori Agronomi e Dei Dottori Forestali della Provincia di Torino". Fonte dati: indicepa.gov.it.
 Amministrazione Ordine Dei Dottori Agronomi e Dei Dottori Forestali della Provincia di Torino (ODAF Torino)
 Comune Torino
 Responsabile Presidente Fernanda Giorda
 Indirizzo Via Amedeo Peyron, 13 - 10143, Torino TO (regione: Piemonte)
 Sito istituzionale http://ordinetorino.conaf.it/
 Tipologia Federazioni Nazionali, Ordini, Collegi e Consigli Professionali (Pubbliche Amministrazioni)
 Cod. Fiscale 80098220017 (validato)
 Pec protocollo.odaf.torino@conafpec.it

Esempio di risposta alle domande piĆ¹ frequenti

A chi occorre rivolgersi per avere informazioni sull'affido familiare?

La fonte normativa è la Legge n.184 del 4 marzo 1983 come modificata dalla legge n. 149 del 28 marzo 2001. Chiunque abbia interesse e voglia avere informazioni in merito all'affido di un minore può rivolgersi ai Servizi Sociali territoriali di residenza ed offrire la propria disponibilità.
La legge del 2001 per la prima volta richiede che Stato, Regioni ed enti locali, nell’ambito delle proprie competenze, promuovano iniziative di formazione dell’opinione pubblica sull’affidamento e l’adozione; organizzino corsi di preparazione e aggiornamento professionale degli operatori; promuovano incontri di formazione e preparazione per famiglie o persone che intendono avere in affidamento o adozione minori. Specificamente i sevizi dell’Ente locale svolgono un accurato studio del caso per individuare tra l’altro le modalità attraverso le quali i genitori e i componenti del nucleo familiare possono mantenere i rapporti con il minore e la predisposizione di un programma di assistenza di cui il servizio diviene responsabile e su cui deve vigilare per riferire senza indugio al giudice tutelare o al Tribunale. E’ inoltre previsto che, a sostegno dell’esperienza dell’affido, Stato, Regioni e Enti locali intervengono con misure di sostegno e di aiuto economico a favore della famiglia affidataria.