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 Azienda Ospedaliera di Perugia

In questa pagina troverai le informazioni per contattare l'amministrazione pubblica Azienda Ospedaliera di Perugia. Quando disponibili sono inoltre presenti i link ai canali social media dell'amministrazione ed altri dati di interesse pubblico.

Dati e contatti dell'amministrazione "Azienda Ospedaliera di Perugia". Fonte dati: indicepa.gov.it.
 Amministrazione Azienda Ospedaliera di Perugia
 Comune Perugia
 Responsabile Commissario straordinario MARCELLO GIANNICO
 Indirizzo Piazzale Menghini, 8/9 - 06129, Perugia PG (regione: Umbria)
 Sito istituzionale www.ospedale.perugia.it
 Tipologia Aziende Ospedaliere, Aziende Ospedaliere Universitarie, Policlinici e Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Pubblici (Pubbliche Amministrazioni)
 Cod. Fiscale 02101050546 (validato)
 Pec aosp.perugia@postacert.umbria.it

Esempio di risposta alle domande piĆ¹ frequenti

Sussiste un obbligo da parte del ristoratore di indicare al cliente se gli alimenti somministrati siano freschi o surgelati?

I ristoranti, le trattorie ed in genere gli addetti alla ristorazione per prassi segnalano con un asterisco l'alimento che sia surgelato per differenziarlo da quello fresco.
Tuttavia la normativa sulla tutela alimentare e sull'etichettatura, per quanto strumentale, non reca norme incisive dirette a tutelare il consumatore in merito alla somministrazione di alimenti da parte di chi esercita un'attività commerciale come quella di ristorazione.
Ad ogni modo una forma di tutela è apprestata in sede penale attraverso la previsione della fattispecie di reato in materia di "Frode nell'esercizio del commercio" prevista dall'articolo 515 del Codice penale, di seguito riportato:
"Chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065.
Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a euro 103".
Con tale disposizione il legislatore, al fine di prevenire e reprimere gli illeciti alimentari di natura fraudolenta, mira principalmente a tutelare l'onestà del commercio, nonché la certezza e correttezza degli scambi.
Il ristoratore commette tale reato ogni qual volta somministra al cliente un alimento surgelato, pur dichiarando che questo sia fresco e, dunque, diverso da quello offerto e pattuito con il cliente, ponendo in essere, quindi, una sleale esecuzione del contratto.