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Il dipendente che non vuole destinare il trattamento di fine rapporto al fondo di categoria, ma a quello più sicuro Fondo tesoreria INPS, come può fare?

Se si è un dipendente di un’azienda con meno di 50 dipendenti, il trattamento di fine rapporto (TFR) resta in azienda, e non può assolutamente convogliare mensilmente al Fondo tesoreria INPS (FondInps).
Il FondInps è stato istituito nel 2005 con un patrimonio separato e autonomo da quello dell’istituto dove l’iscritto può anche attivare una contribuzione a proprio carico.
Nelle aziende con almeno 50 dipendenti, il TFR del lavoratore che entro sei mesi dalla sua assunzione non decide cosa fare, vale la regola del silenzio-assenso, cioè viene destinato al fondo complementare di categoria o in mancanza al FondInps che è irreversibile.
Solo in un caso è possibile cambiare idea, cioè quando cessa il rapporto di lavoro e non si ha più la possibilità di versare al fondo complementare; in tal caso si può richiedere il riscatto del montante accumulato. Se il lavoratore trova un nuova occupazione, potrà scegliere se lasciare il TFR nella nuova azienda o destinarlo ad un fondo pensione.

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