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Cosa si intende per potere sostitutivo in materia di accesso a documenti ed atti amministrativi?

Il procedimento d'accesso ai documenti e agli atti della Pubblica Amministrazione deve concludersi nel termine di trenta giorni a decorrere dalla presentazione della richiesta all'ufficio competente, fatti salvi i casi di sospensione o di differimento, così come stabilito dall'articolo 2, comma 2 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).
In caso di inerzia dell'amministrazione l'organo di governo individua un apposito dirigente al quale attribuire il potere sostitutivo, ai sensi dell'articolo 2, comma 9-bis della già citata Legge 7 agosto 1990, n. 241, così come modificato dall'articolo 1 del Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (c.d. Semplifica-Italia).
I privati possono rivolgersi al dirigente appositamente indicato, affinchè concluda il procedimento entro un termine pari alla metà di quello originariamente previsto.
Il nome del dirigente deve essere pubblicato sul sito dell'amministrazione.
Se l'organo di governo non ha indicato un apposito soggetto, il potere sostitutivo viene attribuito al dirigente o al funzionario di livello più elevato dell'ufficio interessato (ad esempio in un Ministero il Direttore generale dell'Ufficio, in un Comune il Dirigente dell'Ufficio e, se non c'è il dirigente, il Segretario comunale). L'organo di governo può individuare un solo soggetto al quale attribuire il potere sostitutivo.
Per approfondimenti: Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - Semplifica Italia - Poteri Sostitutivi e Circolare n. 4 del 10 maggio 2012.

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